A Castronuovo (Potenza), nel 1521 nacque Lancellotto (tale fu il suo nome di battesimo), da Giovanni e da Margherita Apelli
Fu ordinato sacerdote nel 1545; nell’ottobre 1547 si trasferì a Napoli per frequentare la facoltà di diritto di quell’Università. Dopo i suoi primi studi, è stato formato in giurisprudenza e ordinato sacerdote, esercitando, per qualche tempo, lo ufficio di difensore di varie cause nel foro ecclesiastico. Tuttavia, avendo sperimentato che questo esercizio professionale metteva in pericolo la sua vita spirituale, decise di dedicarsi interamente al sacro ministero. In quest’area, ha portato avanti con zelo apostolico il servizio a Dio e alle anime, al punto da mettere a rischio la sua vita fisica.
Ricevuto nella Casa Teatina di San Paolo il Maggiore di Napoli, ebbe come direttore spirituale il teatino, futuro beato, padre Giovanni Marinonio, e il beato Paolo Burali come suo compagno. Il 25 gennaio 1558 vestì l’abito dei Teatini cambiando il suo nome di battesimo con quello di Andrea. Ai tre voti religiosi noti, ovvero castità, povertà e obbedienza, aggiunse quello di rinunciare risolutamente alla propria volontà e di progredire incessantemente sulla via della perfezione evangelica.
Uomo virtuoso e giusto, un sacerdote pieno di unzione e religioso risolutamente osservante, ha lavorato con tutte le sue forze nella cura dei fedeli di vari settori sociali, facendosi notare come confessore e direttore spirituale, in particolare dei membri della nobiltà e dei funzionari pubblici.