Rifiutò tre Vescovadi
“Eravamo novizi insieme. Io ero Sacerdote ed egli mi serviva la Messa. Ma tenendo presente che egli era di undici anni più anciano di me, più nobile, più dotto, più virtuoso di me, io nutrivo moltissimo rispetto e in ogni occasione non risparmiavo le espressioni di quella stima, che mi pareva che meritasse. Ma egli ne rimaneva fortemente dispiaciuto. Quantunque regnasse la più cordiale amicizia, tuttavia scoppiarono tra di noi amabili battibecchi, perchè egli non voleva essere stimato più degli altri e desiderava essere tenuto per “vile”. Il suo atteggiamento esterno non era diverso: egli volentieri si sobbarcava a lavori umilianti, come scopare, pulire vasi inmondi ed altre cose simili.
Per amore di nascondimento egli rifiutò il Vescovado di Castellamare con la Capellania Maggiore. Lo stesso fece per il Vescovado di Crotone. Non volle accettare neppure il palio arcivescovile di Brindisi con diecimila ducati di rendita. Fu irremovibile nel declinare tale oferta, che gli veniva dal Re Filippo II”.
Preghiera
O Dio, che hai manifestato nel Beato Paolo Burali le multiformi e mirabili vie della tua chiamata alla perfezione cristiana, concedi a noi il conforto della sua celeste protezione per seguire te con tutto il cuore. Per Cristo nostro Signore. Amen.
(si fa un piccolo silenzio per domandare la grazia che ciascuno porta nel suo cuore)
Padre nostro, Ave Maria e Gloria
Pensiero del Beato Paolo Burali:
“Il cuore del vescovo e di ogni ecclesiastico deve essere spogliato di ogni amore di cose transitorie, di parenti e di ogni propia reputazione, et aver in odio ogni umana lode”.
Q. P . R . D.