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Professione perpetua di Suore Teatine a Sant’Andrea della Valle

By Community Manager

Ott 24 2020

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In questi giorni, in cui la breve e piccola sagoma della Venerabile Suor Ursula Benincasa percorre le andurriales della memoria, così che non possiamo fare a meno di ricordare il suo passaggio in cielo, avvenuto il 20 ottobre 1618, Le Suore Teatine dell’Immacolata Concezione hanno goduto dell’incorporazione definitiva nella loro Congregazione di Suor Chantal T. Ouédraogo, RR.TT., originaria del Burkina Faso.

La cerimonia si è svolta sabato 17 ottobre 2020, nell’ambito della Santa Messa, nella Basilica di Sant’Andrea della Valle.

L’Eucaristia è stata presieduta dal nostro Superiore Generale, Rt. Padre Salvador Rodea González, C.R. Da parte sua, la Madre Generale delle Suore Teatine, suor Francisca Gil, RR.TT, ha ricevuto nelle sue mani la professione di suor Chantal. Una meravigliosa squadra di concelebranti ha manifestato la comunione sacerdotale, religiosa e culturale, in un ambiente liturgico tinto di ritmi tipicamente africani e musica italiana, riunendo le lingue che hanno identificato tutti i presenti: italiano, francese, spagnolo e Moore. Indubbiamente, il calore delle Suore di Suor Chantal si è manifestato con fervore nel coro costituito “ad hoc”, al quale hanno preso parte alcuni juniores del Collegio Internazionale Teatino “San Giuseppe María Tomasi”.

Suor Chantal ha emesso i voti perpetui sotto il motto: “Imitate quanto potete le virtù della Beata Vergine, soprattutto la sua grande carità, sia per amare Dio che per amare il prossimo (Suor Orsola Benincasa)”. Ha anche dedicato ai presenti, in particolare il Padre Generale dei Teatini, la Madre Generale dei Suore Teatine e suor Rosa Maria Esteban, RR.TT., Superiora Provinciale dei Suore Teatine di Spagna, un sentimento di gratitudine. Parole programmatiche che hanno concluso una solenne e dignitosa celebrazione. “Dio provvidente, meraviglioso dono è il tuo amore. My dono senza riserve nelle tue mani. Grazie per aver riempito la mia vita”, ha proclamato con sobrietà e gioia la nostra amata sorella teatina, al termine dell’Eucaristia.