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BEATO GIOVANNI MARINONI, C.R. – 12 Dicembre

By Community Manager

Dic 12 2022

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PREGHIERA DEL
BEATO GIOVANNI MARINONI

Signore mio,
vengo a te perché sei la mia vita
e la gloria che desidero conseguire.
Tu, Signore, custodisci il mio cuore,
reggi e governa la mia mente,
indirizza il mio intelletto,

innalza il mio amore
per Te fino al cielo,
perché, per amor tuo,
io sopporti con pazienza
ogni terrena contrarietà.
Amen.


Lettura breve:
Egli era devotissimo, e vigilantissimo, et astinentissimo. E prima, quanto alla devotione: si vedeva spesso lacrimare, non solamente in secreto, ma spesso ancora quando celebrava, e specialmente le feste solenni. Alcuna volta per allegrezza, alcuna volta per dolore e compassione come i giorni che faceva memoria della passione del Signore della quale era molto devoto. E però ogni venerdì, dopo l’orazione tutti ne congregavamo nel Coro, et egli ne diceva alcune parole della oassione del Signore con tanto fervore, che n’eccitava alla devozione, con la nostra grandissima consolazione (se ben a chi non aveva spirito poco piaceva). Stava con faccia allegra, ma grave, dimostrando ch’Iddio era con lui. Andando dalla cella in coro, e dal coro in cella, e caminando per Napoli, sempre orava, dicendo salmi et altre orazioni.
Era di natura amabile, che da tutti i secolari, buoni e cattivi, era amato, riverito, onorato e stimato, il che ho visto perché spesso l’accompagnava per Napoli, e vedeva l’onore che da tutti gli era fatto, che lo tenevano per santo. Era stupendo nel raccomandare l’anime nel punto della morte; et a fare quest’officio era spesso chiamato. E molte persone ch’erano alle raccomandazioni presenti mutavano vita, e venivano a confessarsi da lui. Nel predicare non diceva cose di molta dottrina. Ma le cose che diceva, erano dette con tanto fervore, e voce potente (aveva una grande e bellissima voce dolce e suave) che moveva gli ascoltatori a devozione .
Tutta la sua vita, verbo et opere, era un vivo ritratto di vera santità. Da ogni cosa prendeva occasione d’eccitare le anime a lasciare i peccati, et amare Dio. Basta quello che ho detto a dimostrare la santità della sua purissima vita inchinata alla misericordia, alla pietà et opere della carità, particolarmente verso gl’infermi dentro e fuori di Casa.
Dalla lettera di Sant’Andrea Avellino,
sacerdote
(Vezzosi, Scrittori II, 74 ss).
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La sua figura:

Il Beato Giovanni Marinoni nacque a Venezia nel 1490. Già sacerdote e canonico della Basilica di san Marco, abbracciò la Vita Apostolica tra i Chierici Regolari Teatini, emettendo la Professione Solenne nelle mani di San Gaetano Thiene, il 29 maggio 1530. Nel 1533, insieme con san Gaetano, fondò a Napoli la prima Casa dell’Ordine in quella città. In essa rimane quasi per tutta la sua vita, dedito all’orazione, alla sacra predicazione, alle confessioni, alla formazione dei religiosi del suo Ordine (fu il Maestro di Sant’Andrea Avellino e di il beato Pablo Burali).
Rinunciò al governo dell’Arcidiocesi offertogli da Paolo IV. Per aiutare i poveri egli stimolò i suoi penitenti a fondare il Monte di Pietà. Morì santamente come era vissuto il 13 Dicembre 1562, ed è sepolto nella stessa tomba con san Gaetano a San Paolo Maggiore a Napoli. Papa Clemente XIII, nel 1762, approvò il culto di Beato che già ab immemorabili gli veniva tributato. La sua memoria si celebra il 12 Dicembre.
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Preghiera

Oh Dio, che hai reso mirabile il Beato Giovanni Marinoni
come imitatore del tuo Figlio mediante la contemplazione del
mistero della croce, concedici per sua intercessione, non solo la
grazia speciale che domandiamo, ma anche quella di
camminare spronati dal suo esempio sulle orme di Cristo per
raccogliere i frutti della redenzione. Per lo stesso Cristo nostro
Signore. Amen.
(se hace un silencio pidiendo la gracia que se desea obtener)

Padrenuestro, Avemaria e Gloria.

“LA SUA VITA ERA UN VIVO RETRATTO DI VERA
SANTITA”

Q. P. R. D.