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P. Arturo Sosa della USG Evidenzia l’Eredità di Francesco

By Community Manager

Apr 21 2025

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Il Preposito Generale dei Gesuiti e Presidente della USG riflette sull’impatto di Papa Francesco e sulla sua chiamata a vivere il Vangelo con rinnovato vigore.

In un commosso messaggio di congedo, P. Arturo Sosa, Preposito Generale della Compagnia di Gesù e Presidente dell’Unione dei Superiori Generali (USG), ha condiviso una profonda riflessione sul significato del pontificato di Papa Francesco, sottolineandone la vicinanza, la guida sinodale e l’impulso alla conversione e alla missione della vita consacrata. Questo documento rivela come Papa Francesco abbia segnato un prima e un dopo nel modo in cui la Chiesa e, in particolare, la vita consacrata, comprendono il loro ruolo nel mondo attuale.

Durante dodici anni, Papa Francesco si è presentato come un “compagno di cammino” per la vita consacrata, stabilendo un dialogo costante e promuovendo un’autentica sinodalità, secondo P. Sosa. La sua esperienza come religioso gesuita gli ha permesso di comprendere profondamente le sfide e le gioie della vita consacrata, così come le complessità della leadership pastorale. L’USG, nelle parole di P. Sosa, sottolinea l’apertura di Papa Francesco all’incontro, che convocava regolarmente i superiori generali per dialogare apertamente, senza la presenza della stampa o di funzionari della Santa Sede, favorendo uno spazio di libertà e sincerità.

Uno dei pilastri dell’eredità di Papa Francesco, secondo il documento di P. Sosa, è la sua insistenza sull’importanza di “avviare processi di vita piuttosto che occupare spazi di potere” (Evangelii gaudium). Questa prospettiva ha illuminato la memoria dei leader della USG, permettendo loro di comprendere il cammino di trasformazione che Papa Francesco ha tracciato per la Chiesa. Il testo utilizza l’immagine dei discepoli di Emmaus per illustrare come l’incontro con Papa Francesco abbia lasciato una “direzione da seguire” e una “nuova energia” per camminare nella missione.

Il documento di P. Sosa sottolinea che Papa Francesco ha promosso “processi di conversione” nella vita consacrata, invitando a un “umile riconoscimento” delle mancanze e delle fragilità, e a una maggiore fedeltà al Vangelo. Inoltre, ha rinnovato la consapevolezza della missione, concentrandola sull'”accoglienza, l’incontro” e l’impegno con i poveri e gli emarginati, trascendendo i limiti delle istituzioni. Questa chiamata alla missione è completata da un “processo di rinnovamento della mistica”, un camminare con Cristo e un innamoramento di Lui che rivitalizza la vita consacrata.

L’enciclica Dilexit nos è presentata da P. Sosa come un “testamento” di Papa Francesco, un invito a vivere l’amore umano e divino del Cuore di Gesù in pienezza. Il documento si conclude con un appello ad accogliere e trasmettere l’eredità di Papa Francesco, confidando che ciò porterà a una “nuova vitalità” della vocazione, un dono della grazia dello Spirito Santo che trascende i limiti umani.

Il messaggio di P. Arturo Sosa è una testimonianza eloquente del profondo impatto di Papa Francesco sulla vita consacrata. La sua eredità continua a ispirare la Chiesa a vivere con la gioia del Vangelo e ad essere protagonista del Regno dell’amore.

Scarica il documento completo (in spagnolo)


Fonte dell’immagine: jesuitasmexico.org